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di Anna Foti

Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus (la rosa primigenia esiste solo nel nome, possediamo soltanto nudi nomi). Resisterà nella memoria non solo con il suo nome nudo ma anche con i suoi tanti film e i tanti nomi delle persone che è stato sui set, Sean Connery, l'attore orgogliosamente scozzese scomparso la settimana scorsa. Noto certamente per aver interpretato l'intrepido e affascinante James Bond, agente segreto del controspionaggio inglese codice identificativo 007 - protagonista della saga letteraria di Ian Fleming trasposta con successo sullo schermo - ma anche per aver vestito i panni dell'inquisitore Guglielmo da Baskerville, erudito frate francescano chiamato a sciogliere l'enigma di tante morti misteriose in un'abbazia benedettina nel cuore delle Alpi piemontesi. Protagonista del romanzo "Il nome della rosa" (1980 e Premio Strega 1981) dello scrittore e saggista di fama internazionale, Umberto Eco scomparso nel 2016, Guglielmo da Baskerville è valso a Sean Connery il premio di miglior attore protagonista della British Academy of Film and Television Arts (Bafta).

di Anna Foti

«L'intelligenza non avrà mai peso, mai,
nel giudizio di questa pubblica opinione,
neppure sul sangue dei lager otterrai,
da una dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato.
Irreale è un'idea, irreale ogni passione
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza,
alzare la mia sola puerile voce
non ha più senso. La viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio ed anche questo mi nuoce»

"Gli italiani" di PierPaolo Pasolini

di Anna Foti

"Io scriverò se vuoi
Perché cerco un mondo diverso
Con stelle al neon e un poco d'universo.

Mi sento un eroe a tempo perso...

Ma con chiunque sappia divertirsi mi salverò
Che viva la vita senza troppo arrichirsi..."

Parlava al futuro mentre la sua vita era a un passo da una fine prematura e tra le righe di una canzone rivelava il senso ultimo di ogni esistenza: cercare un pò di infinito in ciò che è finito per definizione e trovarlo nell'allegria e nella gioia di vivere piuttosto che nel possesso materiale.

Rino Gaetano, che di questi tempi (29 ottobre) avrebbe compiuto 70 anni, è ancora lì a cantare, nonostante un incidente quasi quarant'anni fa gli abbia stroncato la vita.

E' ancora lì con il suo cilindro in testa, la sua aria scanzonata, il suo spirito anticonformista ad intonare canti di ribellione intrisi di un'arguta ironia.

Emilio Notte - Strage di Melissadi Natale Pace

«Il passato di tanti anni fa

alla fine del quarantanove
è il massacro del feudo Fragalà
sulle terre del Barone Breviglieri
Tre braccianti stroncati
col fuoco di moschetto
in difesa della proprietà.
Sono fatti di ieri»

Lucio Dalla – Passato –
dall’album “Il giorno aveva cinque teste”

Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”. Scriveva Primo Levi.

E’ vero, guai a quel popolo che dimentica il proprio passato, perché per quanti sforzi farà per cancellare gli orrori, i guasti, gli errori. Quegli sforzi si tradurranno in alibi, giustificazioni, assoluzioni e allora gli orrori si camufferanno con altre vesti per ritornare.

Noi oggi vogliamo ricordare: facciamo qualche passo indietro.