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Dove vanno a dormire le viole?

dall'omonima silloge di Antonella Caggiano- Pescara

Dove vanno a dormire
le viole?
un tempo credevo di saperlo.

Dalla finestra
affacciata sui sogni
guardavo con stupore
il suono della festa nel
lino odoroso di estate e
nella sfida delle api intorno.

Mi aspettavo vivere.
E spiavo
ammirata
la vita degli altri.

Sentivo gemere l'aria
al mio passaggio
mi tiravo dietro la scia velenosa
di piccole comari e
agognanti ragazzetti.

Ada Byron Lovelac

di laura Garavaglia - Como

Madre
ho dovuto imparare
che l'immaginazione era per te il male.

Ma quello era stato per me il dono
di un padre che conobbi solo
dalle sue poesie.
L'educazione è stata,
nella mia breve vita,
l'assoluto valore della ragione
libertà e prigione
che ho scontato.

Dove sei?

Dalla silloge vincitrice di Margherita Parrelli - Roma

Dove sei?
Adesso che la casa è terminata
ci siamo persi e questo spazio
è diventato carcassa disabitata
attraversata dalle luci del mattino
e dal buio della notte.

Anche il deserto è terra nostra
 ma non è così per quello creato
dal maschio umano.

L'amore si vive

di Pina De Felice di Reggio Calabria

 

Non è soltanto una favola
che qualcuno racconta su un libro
con le mani nascoste al paniere
che raccolse l'acerbo di nespole

L'amore è un sentiero di ombre
e di luci ogni tanto sterpaglie
qualche gradino smussato nell'angolo
e in alto di sera la luna

L'amore è un vecchio compagno
che assume la veste del tempo
oggi al sole una pietra che scalda
di notte può essere fulmine e tuono

Io ti chiedo amico fratello
se nel buio di sera hai carezzato
la mano all'amore ed hai sentito
il freddo tocco dell'altro!