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Il terzo ospite del ciclo d'incontri denominato "A las siete de la tarde" (Alle sette della sera), organizzato dal Circolo Rhegium Julii è il giornalista, saggista, romanziere e poeta Natale Pace, autore del volume "Due vite, Antonio Gramsci e Leonida Repaci, editore Pace.
L'incontro si terrà alle ore 19.00, lunedì 23 giugno, nella sede del Circolo "Rocco Polimeni".
Già operatore sindacale, Pace propone interessanti viaggi conoscitivi intorno a pregevoli autori calabresi: in primis Leonida Repaci, poi Lorenzo Calogero, Domenico Zappone, Domenico Antonio cardone, Ermelinda Oliva. L'esordio di Pace è del 1968 con una raccolta poetica dal titolo La terra ed altre canzoni. Seguono altre tre sillogi: il seme sotto la neve (1988), Inviti superflui (2017), La rotta degli aironi (2020).
Natale Pace è presente nella letteratura anche con narrativa: Piccole piume (2003), Jenia (2017), Alex, storia di caporalato (2022).
La sua passione lo spinge ad approfondire il ruolo e l'opera di alcuni protagonisti del mondo della cultura della Puiana di Gioia Tauro. Comincia con L'ultimo corsaro, miti e leggende della Calabria, seguono Il debito, Leonida Repaci nella storia (2006, laruffa), Mio caro Leonida (2019, Pellegrini) I fatti di Palmi, autodifesa al processo del 1926 e la Pietrosa dei Rupe. Nel 2024 pubblica due volumi: Leonida Repaci, critiche teatrali su Ordine nuovo (1021) e su l'Unità (1924- 1925).
I suoi libri sono oggetto di studio e sono stati presentati al salone del libro di Torino e in diverse Città italiane.
L'iniziativa è organizzata in collaborazione con il CIS, rappresentato dalla presidente Loreley Rosita Borruto dall'associazione Reggio cresce presieduta da Rosi Perrone, dalle associazioni palmesi "Amici di leonida Repaci", "Amici della musica" e dasl club Unesco.
All'incontro porteranno i saluti il dott. Igino Postorino del Circolo tennis Polimeni, Loreley Rosita Borruto del CIS e Pino Bova del Rhegium. Del testo ne parleranno l'Ing Vincenzo Filardo e la dott. Rosi Perrone.
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Il secondo ospite del ciclo d'incontri denominato " A las siete de la tarde" (Alle sette della sera) del Circolo culturale Rhegium Julii è stata la scrittrice Giusy Staropoli Calafati, autrice del volume Alvaro. Più di una vita, edito da Castelvecchi.
L'incontro si è svolto il sedici giugno nella sede storica del Circolo tennis "Rocco Polimeni" di Reggio Calabria .
Giusy Staropoli Calafati, pubblicista, scrittrice, animatrice culturale, vive e opera in Calabria. E' componente del Comitato scientifico regionale per il centenario di Saverio Strati. Molti suoi testi sono stati messi in musica e tradotti in diversi Paesi esteri. E' vincitrice d'importanti premi letterari . Ha pubblicato : La terra del ritorno (2017, Pellegrini), Il viaggio delle nuvole (2018, Laruffa), Terra santissima (2021, Laruffa).
All'incontro hanno portato i saluti il Dott. Igino Postorino, presidente onorario del Circolo tennis Polimeni, il Dott. Giuseppe Bova, Presidente del Rhegium Julii. hanno relazionato il prof. Aldo Maria Morace, massimo studioso di Alvaro e la saggista Benedetta Borrata
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Dopo l'opera omnia Ossigeno (2021, Rubbettino), il presidente del Circolo Rhegium Julii Giuseppe Bova ha dato alla luce due nuove raccolte poetiche : Gli affluenti (2023, Rhegium Julii) e il taccuino Venute al mondo (2024).
Il testo Gli affluenti è stato immediatamente tradotto in spagnolo (Emilio Coco), francese (Renè Corona), inglese (Raffaella Plutino) e rumeno-Moldavo (Valeriu Stancu). Giunge ora la traduzione in in lingua d'Albania e Kosovo a cura di Anila Darhiu con il titolo Vershimet per la casa editrice Bogdani curata da Jeton Kelmendi, un importante poeta conosciuta in tutta l'Europa.
Del volume si era già parlato con diversi articoli apparsi nel maggiore quotidiano albanese, ma anche sulla rivista Altazor che si pubblica in Spagna. Inoltre, una poesia dedicata a Lorenzo Calogero è stata affissa su targa a Melicuccà, paese natio del poeta calabrese, sulla "Ruga della poesia" ed oggi appare accanto ad altre prestigiose figure della poesia come Aldo Nove, Dante Maffia, Natale Pace ed altri.
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Dopo l'opera omnia Ossigeno pubblicata nel 2021 da Rubbettino, ha visto la luce la nuova raccolta poetica di Giuseppe Bova, (edizione Rhegium Julii, 2023). Il nuovo testo ha trovato un importante spazio divulgativo in diversi paesi europei. Dopo la traduzione in lingua francese a cura di Renè Corona, inglese a cura di Raffaella Plutino, spagnola a cura di Emilio Coco, rumena e moldava a cura di Valeriu Stancu, giunge in porto con il titolo di Vershimet la traduzione albanese a cura di Anila Darhiu. Quest'ultima traccolta è stata pubblicata dalla casa editrice Bogdani del noto poeta Jeton Kelmendi ed ha avuto una significativa recensione sul massimo quotidiano nazionale del Paese. Anche Altazor , un'importante rivista di cultura spagnola, si è occupata delle poesie contenute in questa raccolta.
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Importante momento di riflessione sullo stato della nostra Repubblica organizzato dal Rhegium Julii il 23 febbraio scorso sul tema: Poteri dello Stato, quale equilibrio?
La serata svoltasi a Palazzo Alvaro della nostra Città è stata introdotta dal Presidente del Rhegium Pino Bova e moderata dal giornalista Giuseppe Smorto. Sono intervenuti Daniele Cananzi, Direttore del Dipartimento Scienze giuridiche dell'Università Mediterranea, il magistrato e scrittore Antonio Salvati e l'assessore del Comune di Reggio Calabria Francesco Costantino.
Nel suo intervento di apertura il presidente del Rhegium ha ricordato gli accesi dibattiti televisivi che hanno evidenziato il disagio dei Poteri esecutivo, giudiziario e legislativo quando ritengono di subire invasioni di campo da parte degli altri. Ha evidenziato, inoltre, la posizione espressa dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi che, in un suo intervento presso la Corte Costituzionale, ha evidenziato come in uno Stato pluralista fondato su regole condivise, nessuno può immaginare di non recepire le normative esistenti perchè ciò porterebbe ad un forte indebolimento dello Stato di diritto.
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Caffè Letterari
Organizzati nell’ambito dell’Estate Reggina ("Reggio Estate Mediterranea"), promossa dall’Amministrazione Comunale (Assessorato Cultura - Immagine -Turismo) con una formula vincente tesa a puntare sul mare per innamorarsi di Reggio e a coglierne le emozioni, le voci, i ritmi.
I caffè letterari si possono definire come incontri-dibattito, confronto a più voci di filosofi, giornalisti, narratori, poeti, che fanno di Reggio Calabria il crocevia del pensiero e del messaggio innovativo attraverso cui il nostro territorio partecipa alla più ampia dissertazione del Paese sui temi della cultura e della società in continuo movimento.
Nascono come appuntamenti culturali nel 1989, quando si accendeva il dibattito sulla prospettiva di consacrare Reggio come città d’arte, avendo preso atto di come l’animazione culturale, le iniziative di intrattenimento, il momento della comunicazione e dell’interscambio di opinioni fossero fortemente connaturati al territorio dell’Area dello Stretto.
Col passare degli anni i Caffé letterari estivi sono diventati uno degli eventi più attesi e più significativi per la città di Reggio Calabria, confermando, inoltre, di essere occasione irripetibile di confronto ed espressione più significativa della cultura nazionale ed internazionale.
Cenacoli Letterari
La viva presenza della poesia anima il Cenacolo del Rhegium Julii con Incontri settimanali nati per confrontarsi su temi più variegati, per mezzo dei versi e della parola. Da autunno a inizio estate, ogni martedì, la sede del circolo diviene luogo di incontro culturale e di scambio intellettuale sui più disparati argomenti: dalla poesia alla letteratura, dalla storia alla scienza e alla filosofia.
La Stanza di Lettura, intitolata a Gilda Trisolini, diventa luogo in cui le voci dei grandi poeti del mondo si incontrano con quelle dei poeti dell’Area dello Stretto, spazio per la riflessione e l’ascolto, area silenziosa, in cui lasciare emergere le aspirazioni di ognuno e dove la Letteratura, la Musica e la Pittura (appunto la parola, il suono e l’immagine) sono le protagoniste.
Da sempre si dà soprattutto ascolto alle voci della memoria, per recuperare la storia, il passato del circolo stesso, alimentato dai versi dei poeti che lo hanno frequentato e che sono scomparsi: Emilio Argiroffi, Teresa Bottari, Guglielmo Crupi, Alfredo Emo, Nino Freno, Alfonso Funaro, Salvatore Lazzarino, Tommaso Minniti (Mintom), Giuseppe Morabito, Ernesto Puzzanghera, Silvana Russo Marcuccilli, Gilda Trisolini.
Il Cenacolo, in attività da quarant’anni, si è rivelato nel tempo il punto di confronto e di dibattito del mondo culturale ed accademico dell’Area dello Stretto per trattare conversazioni di ampio respiro culturale, storico, scientifico, ma soprattutto poetico.