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Nguyễn Phan Quế Mai, premio Corrado Alvaro per la narrativa con il volume Quando le montagne cantano (Nord); Concita De Gregorio, premio Leonida Repaci per la saggistica con il volume Un’ultima cosa (Feltrinelli), Aldo Nove, premio Lorenzo Calogero per la poesia con la raccolta Sonetti del giorno di quarzo (Einaudi); Carlo Borgomeo, premio Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici con il volume Sud. Il capitale che serve (Vita e Pensiero), sono i vincitori della cinquantaquattresima edizione dei Premi Rhegium Julii edizione 2023. Un premio speciale “Rastignac” per il giornalismo è stato assegnato, inoltre,  al giornalista Santo Strati per il libro Calabria, Italia,editore Media&Book .

Sono queste le conclusioni a cui è pervenuta la giuria presieduta da Corrado Calabrò e composta da: Benedetta Borrata, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Nadia Crucitti, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Annarosa Macrì e Domenico Nunnari, Giuseppe Smorto dopo un estenuante lavoro di selezione.

I premi saranno consegnati il 28 ottobre prossimo, alle ore 18.00, presso il CEDIR, Auditorium Gianni Versace di Reggio Calabria in una serata molto speciale condotta dalla giornalista Ilda Tripodi.

Grande attesa, nel frattempo si registra intorno alla prestigiosa figura di Luis Alberto De Cuenca, uno degli esponenti più prestigiosi della cultura ispanica e già Vice Ministro per la Cultura del Governo spagnolo, vincitore del Premio Rhegium Julii internazionaleCittà dello Stretto” intitolato a Giuseppe Casile .

Poeta internazionale pluritradotto, Professore del Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica, membro della Reale Accademia di Storia, è stato Direttore dell’Istituto di Filologia e del Dipartimento delle pubblicazioni del CSIC, Direttore generale della Biblioteca nazionale, Direttore della Biblioteca di letteratura universale e Segretario di Stato per la cultura.

Numerosi e prestigiosi i Premi alla cultura gli sono stati attribuiti. Più di trenta i libri da lui pubblicati, tra cui un’Antologia della poesia latina, traduzioni di Omero, Euripide (due volumi), Callimaco, Luciano, Filostrato il Vecchio e  Filostrato il Giovane, Callistrato, María de Francia, Chrétien de Troyes, Guglielmo d'Aquitania, Jaufré Rudel, l'anonimo Cantar de Valtario (opera per la quale ha vinto il National Translation Award), Macbeth di Shakespeare, Jacques Perrault, Gérard de Nerval.

Ha curato un’antologia poetica di Calderón, due antologie dedicate ai poeti spagnoli degli anni ’80 e ’90.

Ha adattato per il teatro La Gran Sultana e Numancia di Cervantes, Tardé te amé di San Agustín.

Dirige la collana Alma Mater degli autori greci e latini, fa parte dell'Editorial Board delle maggiori riviste letterarie ed è editorialista e critico del quotidiano ABC da oltre quarant’anni.

Si capisce come Luis Alberto de Cuenca sia stato definito da qualcuno l’Erasmo dei nostri tempi.

Con il 2023 si rinnova il patto di rilancio del Mezzogiorno attraverso una rinnovata intesa tra le Istituzioni, il mondo dell’impresa, i Club Service, l’associazionismo, la comunità e il mondo della cultura e del pensiero.

Saranno presenti giornalisti delle più importanti testate italiane, la RAI e il mondo della scuola e delle università di Reggio Calabria e di Messina che si apriranno a un confronto importante con le personalità presenti sul territorio.

La storia del Rhegium, del resto, non ha mai avuto connotazioni effimere e consumistiche, ma ha offerto sempre qualcosa di più: un cielo aperto sulla vita ricco di idee, di passione civile, di spinte all’edificazione culturale alimentata dai contributi di pensiero dei fondatori e l’entusiasmo dei nuovi talenti.

Il Rhegium Julii in 55 anni di vita, grazie alla spinta ed alla generosità dei tanti soci volontari che hanno assicurato la continuità, ha saputo coinvolgere e valorizzare  straordinarie  personalità calabresi  come Gilda Trisolini, Emilio Argiroffi, Pasquino Crupi, Ernesto Puzzanghera, Francesco Fiumara, esaltare le presenze importanti di Leonida Repaci, Fortunato Seminara, Saverio Strati, Mario La Cava, Antonio Piromalli prima e oggi degli scrittori Mimmo Gangemi, Gioacchino Criaco, Mimmo Nunnari, Annarosa Macrì, Benedetta Borrata, Nadia Crucitti, Natale Pace, i poeti Corrado Calabrò e Dante Maffia che hanno trascinato tutta la Calabria con la forza di un fiume in piena.

Ed è da queste opportunità, dal desiderio di accrescere ulteriormente il confronto oltre ogni barriera culturale, ideologica e di pensiero, che sono nati i Premi nazionali e internazionali Rhegium Julii che hanno registrato la presenza delle più grandi firme culturali del Paese e del mondo.

Oggi l'Associazione sembra non fermarsi in più. Ha rafforzato la fede nella cultura, nella creatività, nell'antico sogno che ha fatto nascere la Polis prima, un Paese democratico poi. 

C'è la coscienza di un servizio non ancora concluso, di una missione da compiere. Sotto i nostri occhi il mondo è sofferente per le insopportabili violenze, diseguaglianze, disumanità e a tutti appare essenziale lottare con convinzione per la promozione e la salvaguardia della bellezza, del pensiero, dell’educazione al dubbio, che restano principi fondamentali per la qualità della nostra vita. Siamo consapevoli che il Rhegium Julii è solo uno strumento di questo territorio, di questo Paese, e, come sempre, continuerà presente a rispondere all'appello. Il Rhegium Julii ci sarà.

Premio Internazionale “Citta’ dello Stretto”

Luis Alberto De Cuenca
Bio-Bibliografia

Luis Alberto de Cuenca y Prado è nato a Madrid il 29 dicembre 1950. Si è laureato in Filologia Classica con un Premio straordinario presso l'Università Autonoma di Madrid nel 1973 e ha conseguito il dottorato nel 1976 nella stessa specialità con il massimo dei voti e presso la stessa Università... È professore di ricerca del Consiglio superiore per la ricerca scientifica (CSIC) e membro della Reale Accademia di Storia (dal 2010). È stato Direttore dell'Istituto di Filologia del CSIC (1992-1993), Direttore del Dipartimento delle Pubblicazioni del CSIC (1995-1996), Direttore Generale della Biblioteca Nazionale (1996-2000), Segretario di Stato alla Cultura (2000-2004) e Presidente del consiglio reale di fondazione della Biblioteca nazionale (2015-2018). Nel 2007 ha ottenuto il Premio Cultura (Letteratura) della Comunità di Madrid, nel 2013 il Premio di ricerca umanistica “Julián Marías”, nel 2015 il Premio Nazionale di Letteratura, nel 2016 il Premio “Antonio de Sancha”, nel 2021 il Premio “Federico García Lorca”. nel 2023 il premio “Jaime Gil de Biedma”...

Tra i suoi libri non poetici ricordiamo Foresta spagnola di varia cavalleria (1975), Euphorión de Calcis (1976), Necesidad del mito (1976 e 2008), Museo (1978), Antologia della poesia latina (in collaborazione con Antonio Alvar, 1981) , Eroi di carta (1990), L'eroe e le sue maschere (1991), Etcétera (1993), Bazaar. Studi letterari (1995), Album di lettura (1996), Le cento migliori poesie della lingua spagnola (1998 e 2017), Segnali di fumo (1999), Piastrelle gialle (2001), Da Gilgamesh a Francisco Nieva (2005), Libri contro noia (2011), Libri per divertirsi (Madrid, Regno di Cordelia, 2017), 200 libri per divertirsi (2022), ecc.

Ha tradotto Omero (rivista Poesía), Euripide (Gredos Classic Library e Alma Mater), Callimaco (Gredos Classic Library), Kavafis (Regno di Cordelia), e molti altri autori.

Ha adattato per la scena La Gran Sultana di Cervantes, El tiempo y los Conway di J.B. Priestley, Tardé te amé di San Agustín e Numancia di Cervantes.

È inoltre autore di numerosi articoli di ricerca, critica e divulgazione pubblicati su riviste di filologia, letteratura, storia e generalista ed è un regolare collaboratore del quotidiano ABC come editorialista e critico per più di quarant'anni.

MOTIVAZIONE SULLA TARGA

Grande protagonista della cultura ispanica, prestigioso accademico, profondo conoscitore delle radici elleniche, poeta di spessore internazionale che, con piglio ironico ed elegante, talvolta scettico, ha saputo coniugare le esperienze del  vissuto con la visione trascendente.

MESSAGGIO AGLI STUDENTI

Luis Alberto De Cuenca Y Prado

Sardegna, Costa Smeralda, 25 de agosto de 2023

No he sido nunca profesor universitario. Mi vocación circuló por otros derroteros profesionales, limítrofes con la investigación que, en mi caso, ha girado en torno a la Filología Clásica durante casi medio siglo y como Profesor de Investigación del Consejo Superiorde Investigaciones Científicas (CSIC). Pero he entendido la investigación en su faceta más humanística, sin sentir en ningún momento que el peso de la especialización ahogaba mi vocación plural por la cultura en general y por la creación literaria en particular, siendo esta última la actividad que, a la postre, me define mejor y con la que me identifico de forma especialísima. Si uno lleva dentro un poeta, debe asumirlo desde el momento en que comprueba que la poesía constituye su íntima y última razón de ser y estar en el mundo, y resignarse a ello como quien se resigna a una condena perpetua. El descubrimiento se produjo en mi caso a los doce años de edad, cuando mi madre, apercibida de que su hijo había nacido con una especial predisposición a la poesía, me regaló un cuaderno encuadernado en tapas de piel roja y con todas sus páginas en blanco para que yo escribiera en él lo que se me ocurriese, que era de esperar que serían renglones regidos por la connotación propia de la lírica y no por la denotación propia del lenguaje ordinario. Así lo anunciaban los borrones preadolescentes con que había manchado mis cuadernos escolares, que parecían circular por ese camino. Eso no significa que mis lecturas de aquel entonces fuesen exclusivamente o siquiera mayoritariamente poéticas, sino que mi madre se dio cuenta de que su hijo ejercía sobre el mundo una mirada distinta de la habitual, y que esa mirada era exclusiva de ese linaje de personas que miden las sílabas de sus versos en lugar de construir casas, sanar enfermos o trazar estrategias en el campo de batalla. De manera que, armado con todo tipo de aguerridos endecasílabos, esforzados alejandrinos y fieros heptasílabos, fui rellenando las páginas en blanco de aquel cuaderno iniciático y adquirí conciencia de mi condición irrenunciable de poeta. Sin dejar, por supuesto, de ejercer mi labor investigadora en las letras grecolatinas y mis inquietudes de otra índole, que se plasmaron en incursiones por tiempo limitado en la política (1996-2004). Este mensaje quiere comunicaros algo que para mí resulta evidente: si nos sentimos poetas, si nos sienten poetas los parientes y amigos que pululan a nuestro alrededor, aceptémoslo con alegría, en la idea de que el poeta no es un soñador inútil y trasnochado, sino un ser humano del siglo XXI que es apto para cualquier oficio o profesión y que, además, y esto es lo importante, un ser humano que sabe escribir versos.

TRADUZIONE DEL MESSAGGIO

Luis Alberto De Cuenca Y Prado

Sardegna, Costa Smeralda, 25 de agosto de 2023

Non sono mai stato un professore universitario. La mia vocazione ha seguito altri percorsi professionali, confinanti con la ricerca che, nel mio caso, ruota attorno alla Filologia Classica da quasi mezzo secolo e come Professore di Ricerca presso il Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica (CSIC). Ma ho compreso la ricerca nel suo aspetto più umanistico, senza mai sentire che il peso della specializzazione soffocasse la mia vocazione plurale per la cultura in generale e per la creazione letteraria in particolare, essendo quest'ultima l'attività che, in definitiva, mi definisce meglio e con che identifico in modo molto speciale.

Se uno si porta dentro un poeta, deve assumerlo dal momento in cui si rende conto che la poesia costituisce la sua intima e ultima ragione d'essere e di stare al mondo, e rassegnarsi ad essa come chi si rassegna all'ergastolo.

La scoperta è avvenuta nel mio caso all'età di dodici anni, quando mia madre, consapevole che suo figlio era nato con una particolare predisposizione per la poesia, mi regalò un quaderno rilegato con la copertina in pelle rossa e con tutte le sue pagine bianche, affinché potessi farlo. scrivervi quello che mi venne in mente, il che era prevedibile che si trattasse di versi governati dalla connotazione propria della poesia lirica e non dalla denotazione propria del linguaggio comune. Lo annunciavano le sbavature preadolescenziali con cui avevo macchiato i quaderni di scuola, che sembravano circolare lungo quel percorso.

Ciò non significa che le mie letture in quel periodo fossero esclusivamente o soprattutto poetiche, ma piuttosto che mia madre si rese conto che suo figlio esercitava sul mondo uno sguardo diverso dal solito, e che questo sguardo era esclusivo di quella stirpe di persone che misurano le sillabe dei loro versi invece di costruire case, curare i malati o fare strategie sul campo di battaglia. Così, armato di tutti i tipi di undici sillabe condite, di alessandrini impegnati e di sette sillabe feroci, riempii le pagine bianche di quel quaderno iniziatico e presi coscienza della mia inalienabile condizione di poeta. Senza smettere, ovviamente, di portare avanti il ​​mio lavoro di ricerca sulle lettere greco-latine e le mie altre preoccupazioni, che si sono riflesse in incursioni di breve durata nella politica (1996-2004).

Questo messaggio vuole comunicarvi una cosa che per me è evidente: se ci sentiamo poeti, se i parenti e gli amici che ci sciamano attorno si sentono poeti, accettiamolo con gioia, nell'idea che il poeta non è un inutile e sognatore antiquato, ma un essere umano del 21° secolo, adatto a qualsiasi mestiere o professione e che, in più, e questa è la cosa importante, un essere umano che sa scrivere versi.

 

SCHEDE DEI VINCITORI

Nguyễn Phan Quế Mai
Premio “Corrado Alvaro” per la narrativa
Quando le montagne cantano (2022 -Nord)
Relatore: Luca Desiato

Nasce in un villaggio del Nord del Vietnam  nel 1973. Nel 1992 riceve una borsa di studio del Governo australiano che le permette di studiare a Melbourne e laurearsi alla Monash University. Lavora presso Organizzazioni internazionali dell’ONU e contribuisce a sostenere bambini malati di cancro. Nel 2012 vince una borsa di scrittura creativa alla Lancaster University.  Fa parte dell’organizzazione no profit Room to Read  e lavora per lo sviluppo sostenibile del Vietnam E’ ambasciatore di Peace tree Vietnam e di DVAN per il sostegno degli scrittori vietnamiti.

Ha scritto The secret of Hoa Sen (2014), To quoc goi tèn minh (2015), Hat muoi rong choi (2016), Earth Cakes and sky Cakes (2019), The mountains sing. Algonquin Books (2020), Quando le montagne cantano (2021), Dust Child (2023).

Nel 2020 e 2021 ha vinto  diversi premi nazionali e internazionali.

Concita De Gregorio
Premio Leonida Repaci per la saggistica
Un’ultima cosa (2022 - Feltrinelli)
Relatore: Giuseppe Smorto

Nata a Pisa da madre catalana e padre toscano di origine siciliana. Laureata in Scienze politiche. Giornalista e scrittrice, comincia la sua attività con la testata Il Tirreno ed a seguire presso la Repubblica. Nel 2001 pubblica Una madre lo sa (Mondadori – finalista al Premio Bancarella). Nel 2008 e fino al 2011 è nominata direttore del quotidiano l’Unità. Nel 2011 pubblica Così è la vita. Imparare a dirsi addio. Dal 2013 al 2016 conduce su RAI 3 il programma Pane Quotidiano ed a seguire il programma Cactus, basta poca cosa su Radio Capital. Nel 2021 conduce su La 7 il programma In onda con Davide Parenzo. Nel 2022 esce il suo volume Un’ultima cosa. Il libro ha una trasposizione teatrale sia nel 2022 che nel 2023 con la regia di Teresa Ludovico. Attualmente è direttrice dell’Hollywood Reporter Roma

Aldo Nove
Premio “Lorenzo Calogero” per la poesia
Sonetti del giorno di quarzo (Einaudi)
Relatore: Corrado Calabrò

Pseudonimo del poeta e scrittore Antonio Centanin di Viggiù. Dopo la laurea in Filosofia morale ha pubblicato Tornando nel tuo sangue (1989), Musica per streghe (1991), La luna vista da Viggiù (1994) ed ha esordito con la prosa con i racconti Woobinda ed altre storie senza lieto fine (1996), Nel 1998 pubblica un romanzo pulp dai temi crudi e violenti Puerto plata market. Seguono Amore mio infinito (2000), La più bella balena morta della Lombardia (2004), Zero, il robot (2008), La vita oscena (2010). Scrittore eclettico passa dal genere intimista a quello esistenzialista. Pubblica Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese (2006), Mi chiamo… (2013) un romanzo su Mia Martini, Tutta la luce del mondo (2014), Un bambino piangeva (2015) Anteprima mondiale e All’inizio era il orofumo (2015), Franco Battiato (2020), Sonetti del giorno di quarzo (2022).

Carlo Borgomeo
Premio “Gaetano Cingari” per gli Studi meridionalistici
Sud. Il capitale che serve – Editore Vita e Pensiero
Relatore: Giuseppe Caridi 

Presidente della Fondazione con il Sud dal settembre 2009. Napoletano, laureato in Giurisprudenza, sindacalista della Cisl a Brescia, Roma e Napoli, Presidente della Società per l’imprenditorialità giovanile, è stato Ricercatore del Censis negli anni ’80, Amministratore delegato di Sviluppo Italia e della Società di trasformazione di Bagnoli, Consigliere delegato di Fondo Sviluppo Spa e Fondo mutualistico Confcooperative. E’ esperto di tutte le dinamiche del Terzo Settore. E’ fondatore del settimanale VITA. Ha pubblicato L’equivoco del Sud (2013, Laterza) e  Sud. Il capitale che serve (2022, Vita e Pensiero)

 

RICONOSCIMENTI SPECIALI 

Santo Strati
Premio speciale “Mario La Cava” per il giornalismo
Calabria, Italia – 2023, Editore Media&Books,
Relatore: Mimmo Nunnari

E’ giornalista professionista dal 1974. Ha lavorato per quotidiani e periodici azionali e per la RAI. Dal 2017 ha fondato e dirige il quotidiano web-digitale Calabria. Live che ha diffusione in tutta l’Italia e in diversi Paesi esteri.

Ha scritto con Peppino Accroglianò La Calabria nel cuore (2016) e con Luigi Malafarina e Franco Bruno Buio a Reggio (1972), una storia monumentale sulla Rivolta del 1970. Nel 2023 ha pubblicato con Calabria Book Calabria – Italia.

 

 PROGRAMMA GENERALE

Giovedì 26 ottobre, ore 10.30 – Università di Messina, Aula Magna Dipartimento Scienze cognitive
Conversazione del poeta Luis Alberto De Cuenca Y Prado con gli studenti e i docenti dell’Università di Messina. Interloquirà il Direttore del Dipartimento Scienze cognitive Prof. Dario Tomasello e il poeta-traduttore Emilio Coco.

Giovedì 26 ottobre, ore 18.30 , Palazzo Alvaro
Luis Alberto De Cuenca Y Prado incontra i rappresentanti istituzionali a Palazzo Alvaro.

Giovedì 26 ottobre, ore 18,30 – Libreria AVE UBIK – Corso Garibaldi
Firmacopie del libro del libro “Quando le montagne cantano”, editrice Nord, alla presenza dell’autrice Nguyễn Phan Quế Mai

Venerdì 27 ottobre, ore 10.30, Reggio Calabria, Auditorium Accademia delle Belle Arti
Conversazione del poeta Luis Alberto de Cuenca Y Prado con gli studenti della Città di Reggio Calabria. Lo scrittore sarà accompagnato dal traduttore e poeta Emilio Coco.

Venerdì 27 ottobre, ore 17,30 - Terrazza Grand Hotel Excelsior
Dietro le quinte”: Interviste della giornalista Annarosa Macrì al Premio internazionale Luis Alberto De Cuenca e ai vincitori di Nguyễn Phan Quế Mai (narrativa), Concita De Gregorio (saggistica), Aldo Nove (poesia), Carlo Borgomeo (Studi meridionalistici), del Premio speciale Giornalismo  Santo Strati  alla presenza della stampa e dei componenti della giuria Corrado Calabrò (presidente), Benedetta Borrata, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Nadia Crucitti, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Annarosa Macrì, Domenico Nunnari, Giuseppe Smorto. Il Premio internazionale Luis Alberto De Cuenca Y Prado sarà intervistata dalla giornalista Annarosa Macrì mediante l’ausilio di Corrado Calabrò ed Emilio Coco

Sabato 28 ottobre, ore 10.30, Istituti scolastici Superiori
Incontro dei vincitori dei Premi Rhegium Julii e dei componenti della Giuria con gli studenti degli istituti superiori della Città metropolitana;

Sabato 28 ottobre - ore 18.00 - Comune di Reggio Calabria, Palazzo CEDIR - Auditorium Gianni Versace
Consegna dei Premi Rhegium Julii 2023 e del Premio internazionale “Città dello Stretto” . Conduttrice la giornalista Ilda Tripodi. La serata sarà conclusa da un concerto del Conservatorio di musica Francesco Cilea.

Martedì 30 Ottobre – ore 17.00 – Palazzo Campanella, Sala Monteleone
Presentazione del libro Calabria, Italia di Santo Strati. Saranno presenti On. Filippo Mancuso (Presidente del C.R della Calabria), Giuseppe Bova (Rhegium Julii), Giuseppina Princi (Vice Presidente Regione Calabria), Paolo Bolano (giornalista), Mauro Alvisi (accademico pontificio).


INCONTRI CON GLI STUDENTI

SABATO 28 OTTOBRE 2023 – ORE 10.30

LICEO CLASSICO “TOMMASO CAMPANELLA
NGUYỄN PHAN QUẾ MAIQuando le montagne cantano (Nord) -  con Enzo Filardo

LICEO SCIENTIFICO “LONARDO DA VINCI”
CONCITA DE GREGORIOUn’ultima cosa (Feltrinelli) – con Teresa Scordino

LICEO SCIENTIFICO “ALESSANDRO VOLTA”
ALDO NOVESonetti del giorno di quarzo (editore Einaudi) – con Giovanna Monorchio

LICEO STATALE “TOMMASO GULLI’
GIUSEPPE SMORTOVia Marina di Reggio Calabria (Città del sole editore)– con Margherita Tromba

LICEO STATALE TOMMASO GULLI – SEDE MARCONI
EMILIO COCO –  La Casa (editore La vita felice) con Samantha De Martin

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “BOCCIONI-FERMI”
SANTO STRATICalabria, Italia (editore Media&Book)  - con Franco Cernuto

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA”
CORRADO CALABRO’Quinta dimensione (editore Mondadori) – con Florinda Minniti

LICEO ARTISTICO “PRETI- FRANGIPANE”
GIOACCHINO CRIACO –  Il custode delle parole (editore Feltrinelli) con Franco Costantino

COMUNE DI CAMPO CALABRO 
GIUSEPPE CARIDI  Conversa con CARLO BORGOMEO su: Sud. Il captale che serve. (editore Vita e Pensiero) con Mario Musolino

ISTITUTO SUPERIORE “NOSTRO REPACI” – VILLA SAN GIOVANNI
DANTE MAFFIA  - A che serve la poesia (editore Pace) con Pino Bertone

ISTITUTO SUPERIORE ENRICO FERMI– BAGNARA CALABRA
BENEDETTA BORRATA –  Alba pratalia araba (Città del sole editore) con Teresa Foti

LICEO SCIENTIFICO  “MICHELE GUERRISI” - CITTANOVA
LUCA DESIATO -  Galileo mio padre (Effatà editrice) con Natale Pace

CONVITTO “TOMMASO CAMPANELLA”
NADIA CRUCITTIPromettimi di essere libera (Libromania) con Elio Stellitano

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PANELLA VALLAURI”
MIMMO GANGEMI  – L’atomo inquieto (editore Solferino) – con  Giovanni Suraci