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Dopo le festività natalizie e le rituali occasioni di partecipazione assembleari, ritornano i Cenacoli del Rhegium Julii.

Il 6 febbraio scorso i soci hanno incontrato il poeta di Acquaro Nando Scarmozzino, autore della plaquette poetica dal titolo  Incommensurabilmente. Presentato dal poeta Stefano Mangione e introdotto dal presidente Pino Bova, Scarmozzino ha dato prova della sua capacità di interprete del proprio tempo e delle proprie emozioni.

Laureato in Lettere classiche e docente in diversi Istituti del nostro Paese, Scarmozzino aveva già presentato con successo il suo lavoro in numerosi consessi regionali , e non solo, riscuotendo un notevole successo di critica e di vendite. Nel corso della serata l'autore ha avuto modo di esprimere il suo pensiero sulla poesia e, in ragione della sua riflessione, sono intervenuti Benedetta Borrata ed Enzo Filardo. La serata si è conclusa con una interessante lettura delle poesie dell'autore.

L'8 febbraio, serata evento, organizzata in collaborazione del Rotary Club Reggio Calabria e del Circolo di società presso la sede sociale di quest'ultimo. Ospite il poeta CORRADO CALABRO' autore di una raccolta di poesie scelte (1958-2018) pubblicate da Mondadori con il titolo Quinta dimensione

La serata, molto seguita da un numeroso pubblico presente, ha registrato i saluti dell'architetto Partinico, presidente del Circolo di Società, dell'avvocato Antonio Zuccarello, delegato alla cultura dell'associazione, del notaio Stefano Poeta, presidente del Rotary Reggio Calabria, della Dott.ssa Daniela Scuncia, voce recitante.

La relazione all'incontro è stata curata da Pino Bova, presidente del Circolo Rhegium Julii. che ha sottolineato subito la straordinaria fecondità dell'ospite: 23 libri pubblicati in Italia, 34 pubblicati all'estero, traduzioni in 20 lingue di paesi diversi e ben tre lauree Honoris causa presso le Università di Odessa, di Tmisoara e di Mariupol. Un ulteriore riconoscimento gli è stato attribuito dall'Accademia delle scienze di Kiev che, con propria decisione, ha intitolato l'ultimo asteroide scoperto a Calabrò, per avere rafforzato il rapporto tra il mondo della scienza e quello della poesia.

La poesia di Corrado Calabrò ha ricordato Bovanasce per affermare il più alto momento di libertà e di liberazione dell'uomo.

La poesia, però, va riguardata anche per i profili che riguardano il linguaggio e il grande oceano dal quale il poeta trae la sua ispirazione. Dal primo punto di vista Bova ha sottolineata la grande capacità di questo poeta di ridurre ad una dimensione lirica e magica tutte le sue emozioni. Dopo avere rammentato che nel 2019 ricorrono i 200 anni dalla composizione dell'Infinito di Giacomo Leopardi, Bova ha evidenziato nel grande oceano di Calabrò vi siano la capacità di leggere il tempo anteriore (il passato), ma anche il tempo profetico (il futuro) con gli elementi della natura: il mare, il vento, il cosmo e il sentimento d'amore, che rappresentano una grande forza rigeneratrice.

La serata si è conclusa con la lettura delle poesia dell'autore a cura di Daniela Scuncia.

Prossimo appuntamento di Cenacolo per il mercoledì 13 febbraio  con Oreste Kessel Pace, autore di un'interessante testo poetico dal titolo MIthos. Il poeta sarà introdotto da Francesco Cernuto e presentato dall'ing. Enzo Filardo.

Autore di diversi libri: Palmi anno 2100, San Rocco di Montpellier, Scilla, Rhegion, Artemide, S.Elia juniore,, Popoli del mare, La ragazza senza corpo (romanzo) e la plaquette poetica Mithos, Pace ha diffuso le sue opere in Australia, Grecia, Inghilterra, Albania ed è stato protagonista di diversi Caffè letterari.

Doveroso, per tanto lavoro svolto, il primo contatto con il cenacolo del Rhegium.