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di Natale Pace

Attilio Scarcella, docente di filosofia, assessore alla cultura nel comune di Palmi negli anni Novanta, si è occupato di problematiche scolastiche e giovanili, prestando la propria consulenza al Senato della repubblica. Con L’anello che non tiene si è aggiudicato il Premio internazionale Cinque Terre 2014 e il Premio speciale della Giuria internazionale Città di Cattolica 2014.

Campo dei Fiori
di Attilio Scarcella

 “Giovedì mattina in Campo di Fiore fu abbrugiato vivo
quello scelerato frate domenichino di Nola,
heretico ostinatissimo, et havendo di suo capriccio
formati diversi dogmi contro nostra fede,
et in particolare contro la Santissima Vergine et Santi,
lo scelerato volse ostinatamente morir in quelli;
diceva che moriva martire et volentieri,
et che se ne sarebbe la sua anima ascesa
con quel fumo in paradiso”
(Avviso al popolo di Roma due giorni dopo)
Campo dei Fiori,
mercoledì delle Ceneri 17 febbraio 2021,
aspettiamo Francesca al ristorante e non arriva.

Mentre mia figlia gusta
la sua fetta di torta al cioccolato,
fuori, sulla piazza, è un traffico di voci,
una colata lavica abbagliante
di musiche di luci di colori …
un abisso scavato dal sole
sul rosso indescrivibile
dei vetri fiammeggianti dei balconi. 

Al centro, il monumento di Giordano Bruno
frate eretico arso vivo sul rogo
il 17 febbraio, di giovedì …
un giovedì grasso del 1600,
perché in libri e scritti irriverenti
“… havevo dechiarato esservi infiniti mondi
simili a questo della terra, et altri pianeti et stelle
le qual sono infinite et senza numero.
Et ancora credetti in un infinito universo,
effetto della infinita divina potentia
et tenni cosa indegna della divina bontà
che, possendo produr, oltra questo mondo …
… altri et infiniti,
ne producesse uno solo et finito”. 

A questo pensavo
tornando all’improvviso con la mente
al tempo sigillato e indiviso
dei miei giorni lontani di liceo.
Immaginavo di leggere
in classe con gli alunni
De l’Infinito, Universo et Mondi
e la pellicola prese corpo
con i suoi fotogrammi:
la lezione viva struggente,
la figura del frate, la sua furia,
il suo grido sul rogo alle generazioni future.
L’urlo rabbioso ad impugnare la fiaccola
della libertà e del progresso,
la temeraria follia degli ‘Eroici Furori’
le mille domande, gli interventi,
l’emozione degli alunni
sul primo martire del pensiero moderno …
… del tempo a noi vicino.

Immaginavo di leggere ai ragazzi
questo brano:
“Perché dove importa l’onore, la vita,
la dignitate et perfezione del proprio essere,
la cura delle divine leggi et naturali,
lì, o giovani di mille generazioni,
mai ci saranno fuochi e roghi
che minacciano morte.
Lì, la morte non può nulla
contro la libertà d’ogni pensiero”. 

Attendendo Francesca e suo marito
sento una forza in corpo che mi rulla
pulsa vibra m’interroga,
mi scava le visceri, i pensieri:
“Dove corri? Che fai? Che cerchi ancora?
Insegui forse i tuoi ieri
o i tuoi domani?”
“Nulla, non cerco nulla” – mi dico –
“Ma è forse in questo nulla
… che mi sento incastrato fino al collo”.

Avverto il transito …
… il mio flusso di vita
precipitare correre librarsi veloce
come uno schianto di dadi
scagliato in mezzo al vuoto.
Chiudo gli occhi e …
… in lontananza scorgo un bivio e due cartelli.
Su uno sta scritto:
“Dio è morto … Strada senza uscita”.
Sull’altro spicca:
“Credi nel Dio che ha creato gli uomini,
mai in quello che gli uomini hanno creato”.

M’incammino …
e dal fitto di un viottolo tra i campi,
un frate mi fa segno.
È lui, allegro gaio sorridente,
frate Giordano,
fustigatore di regole di dogmi
di norme principi, di costumi.
Mi abbraccia e mi fa cenno di seguirlo
verso un sentiero impervio faticoso
che sale verso l’alto su in collina
dove s’alza immensa una piramide
dagli infiniti gradini.
Mi passano davanti secoli a decine.

“Guarda … osserva il Tribunale”
– mi mostra fra’ Giordano –
“Lì abita la Legge
E dentro … li vedi?
Eccoli sfilare nelle stanze uno ad uno
i tanti e tanti giudici
lontani, lontanissimi … invisibili.
E più in alto ancora, sopra loro,
guarda, osserva,
puoi scorgere un riverbero di luce …
… un Dio nascosto,
attorno a cui tutto ruota
e nulla mai s’arresta.
Un Dio che accende a sera
folate improvvise di nuvole
assieme a un sole pallido
e ad inobliabili vertigini di vento”.

Mi passano davanti secoli a decine
forme modelli usanze tradizioni,
pratiche e consuetudini degli uomini
indaffarati a credere che Dio, gli déi,
siano luce bene intelligenza
somma verità somma giustizia.

“Frate, dico,
il Dio del Tribunale di Giustizia
è libero? Oppure la sua misericordia
si lascia catturare
in schemi ordini e gradi
di calco troppo umano?”

“No, no”, sorride e annuncia
in forma ieratica solenne:
“La verità di Dio non è quella degli uomini.
Sta nell’accettazione degli opposti:
Luce e Tenebra, Bene e Male
da sempre stanno insieme,
In Dio tutto è Legge … tutto è Tribunale.
In tutto l’universo si è incarnato
e in esso stabilmente vi dimora.
Guardie burocrati impiegati,
pittori prostitute funzionari
boia avvocati giudici
son tutti espressione della Legge …
… dell’onnipresenza di Dio sul Tribunale.
Non c’ è mondo più turpe
di quello che vegeta e fiorisce
sugli ultimi gradini della Legge.
Guardie corrotte, uscieri miserabili
donne sboccate, artisti fuorviati,
giudici e impiegati vanitosi
sicari ripugnanti.
Una competizione gerarchica
di depravazione …
… immoralità …
… dissolutezza scurrile”.

… Fui arrestato all’alba in pieno sonno
Ed io che in silenzio l’ascoltavo
timidamente chiesi:
“Di così infame condanna e tanto rogo,
dite frate Giordano …
… quale fu la vostra colpa?”
“Fui arrestato all’alba in pieno sonno
su richiesta del doge Giovanni Mocenigo.
La mia cattura? Un peccato senza colpa!
Perché il Tribunale sa,
conosce i propri cittadini
possiede come un senso superiore
che fiuta e intende a vista,
già all’origine il marchio del peccato. 

Una specie di olfatto magico …
… come le Erinni …
che avvertivano da lontano
l’odore del sangue versato
e inseguivano gli uccisori.

C’è una stretta affinità tra legge e colpa,
tra Dio e peccato, giudici e peccatori.
E mentre la sfera del Divino …
… si è allargata …
… estesa, dilatata a dismisura,
quella del Sacro e della liturgia
ha piantato la sua tenda
sugli acquitrini sordidi e melmosi
della Verità degli avvocati.
Per questo gli avvocati difensori
sono appena tollerati, derisi a volte …
… dileggiati.
E quando l’imputato finalmente
giunge dinanzi al varco della Legge
e alle decisioni del Tribunale
non c’è più nulla da difendere…
… accertare.

Nulla da contestare.
Gli avvocati non servono più.
Tutto è ineluttabilmente assegnato
alla competenza dei giudici …
… gli déi invisibili
dai quali scenderà all’improvviso
la mannaia della sentenza definitiva.
Il resto della storia andò così.
Il doge si affrettò a consegnarmi
al braccio secolare della chiesa. 

Seguì il processo lungo …
… interminabile
e la condanna folle …
… atroce …
… fraudolenta. 

Qualche ora prima di salire al rogo
venne a trovarmi un prete.
“È giunta la tua ora” – mi disse –
“Non hai un po’ voglia di sentire il cuore?
Dio potrà sottrarti alla condanna
se solo percorrerai la strada della fede.
Affidati alla Sua luce, prega,
invoca e chiedi il dono della grazia”. 

“Fratello, niente prediche” – risposi –
Pietà! … Pietà nella mia vita ho predicato.
“Pietà per chi non sa che il tutto e il nulla
sono due veli dell’Impronunciabile,
pietà per chi lo sa, per chi lo dice,
per chi lo ignora e brancola nel buio
del vaniloquio e nell’oscurantismo …
… nell’ignoranza e nell’incompetenza.

Voglio abbracciarti. Abbracciami, fratello.
senza rancore rimpianto ed emozione.
In un processo infame,
dove la colpa è falsa, immaginaria,
solo un’accusa senza fondamento …
… non ci sono innocenti …
… non ci sono assolti …
perché nessuno mai è tornato a casa
avvolto dalla luce salvifica, radiosa …
… dell’assoluzione e del perdono.
Dio è Luce, Tenebra infinita
perché comprende gli estremi
del massimo e del minimo”.
“Chi vuol sapere massimi secreti di natura,
riguardi e contempli
gli minimi e massimi degli contrari e opposti.
Profonda magia è saper trarre il contrario
dopo aver trovato il punto d’unione”.

“Imagine there’s no heaven”

“Fratello prete, ascolta,
stanotte ho fatto un sogno.
Mi trovavo in prigione a riposare
quando una guardia venne per l’ora d’aria
a condurmi sul campo arido, riarso,
assieme ad altri prigionieri.
Accadde invece di vedermi attorno …
… uomini donne angeli bambini
vestiti solo di Paradiso.
Uno tra loro … un angelo forse,
s’avvicinò e mi disse:
“Amico, sei felice finalmente?
Lo vedi? Siamo doppi!
Liberi e sicuri cittadini …
… costellati di cielo, intessuti di terra.

Questa è la nostra condizione.
È ciò … che vuoi sapere?

L’Amore unisce,
ma il Desiderio di Volontà Suprema …
… di Potenza …
… divide tutti gli esseri.
Una drammatica scissione,
un totale contrasto … divergenza
… che non s’incontrano mai.
A Dio parliamo, ma lui non ci risponde.
Ci manca, lo cerchiamo,
lo invochiamo ogni giorno,
a partire dal segno del Silenzio,
dagli occhi invisibili della Sua assenza.

Ma Lui nulla ci dice.

Né alcunché sappiamo dei posti di loggione …
… riservati per noi in Paradiso.
Solo una cosa è certa.
Chi non ha trovato quaggiù il Paradiso
lo mancherà lassù.
E comunque, mai saremo soli,
perché gli angeli prendono casa
accanto alla nostra …
… ovunque ci spostiamo.

Edificio costruito dagli uomini è il Nulla,
rifugio e alloggio …
al di là dell’onda della vita
che ogni giorno lo scuote,
della fiamma che ad ogni istante lo brucia
del desiderio inquieto che lo strazia
e vuole costruire per noi …
… il paradiso sulla terra.
I doppi cittadini
i liberi e sicuri cittadini
del cielo, della terra,
trascorrono una vita da carcere.
E il vento dolce leggero della morte
che da sempre ci è apparso una salvezza …
… ora si mostra come una condanna.

Perché, fratello mio,
nulla lascia credere
che le prigioni del cielo
siano più accoglienti di quelle della terra.
Hai conteso lottato vissuto
per la libertà di pensiero … Bene!
Domani sul rogo la tua anima
verrà trasferita dalla vecchia cella
che hai tanto amato e odiato
in una nuova che forse
presto ti stancherai di amare e
apprezzare più a lungo.

Eppure …
malgrado l’inesorabilità della fine
un filo di speranza ti rimane …
… un’ironica paradossale speranza …
… su nulla fondata, da nulla documentata …
Domani forse …
durante il trasferimento
dalla vecchia prigione alla nuova
il Signore, per caso,
forse si troverà a passare
lungo il corridoio,
ti guarderà in faccia e dirà ai custodi
preposti alla tua cella:
Liberatelo, non rinchiudetelo più.

Preparate il vestiario del cielo.

Costui viene oggi con me in Paradiso”.

“Papà, papà, che fai … dormi?
Sono arrivati Francesca e suo marito”.

Mia figlia mi scosse …E mi svegliai.

Fuori …
sotto la statua di Giordano Bruno
assemblee di chitarre e di giovani
danzano cantano suonano:
“Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today”.

Stupendo!
Da sempre i giovani
magnificano il libero pensiero.
Da sempre invocano
la rivoluzione dei cuori.
Campo dei Fiori! …
… Era di giovedì …
… un giovedì grasso del 17 febbraio del 1600 …
… di qualche anno fa!