Si è appena conclusa la presentazione del nuovo libro di Giovanna Oro dal titolo A barca a vila, edizioni Rhegium Julii, svoltasi il 20 giugno presso la sede del Circolo tennis "Rocco Polimeni", e sono ancora forti le emozioni suscitate dalla lettura dei testi e dagli interventi dei commentatori.
Giovanna Oro giunge alla pubblicazione di questa raccolta dopo una lunga sedimentazione, con la lentezza di chi, prima di proporsi, si pone mille interrogativi, mille domande. Ma la forza espressiva della sua opera, vieppiù arricchita dalla prefazione di Arturo Cafarelli, alza sempre di più il livello di attenzione dei lettori che, prendono atto con piacere della attualità dei contenuti e e delle espressioni che ripercorrono davvero la storia del linguaggio che per anni ha animato la "parlata " locale.
A introdurre la serata per il Rhegium il Dott. Giovanni Suraci, importante animatore di eventi culturali legati al tema della "pace" e profondo conoscitore della "lingua nostra", mentre ad approfondirla ci ha pensato il Dott. Arturo Cafarelli, noto poeta e autore di piece teatrali anche vernacolari, che non ha mancato di rilevare la ricchezza del vocabolario utilizzato dalla poetessa ospite, elencando almeno 70 parole spesso dimenticate, ma che in questo libro riaffiorano come gemme preziose per ricordare a tutti la bellezza della vulgata reggina.
Altro intervento significativo quello del Dott. Pasquale Borruto, poeta, fine dicitore, esperto del linguaggio vernacolare, che non solo ha sollecitato la lettura di testi straordinari, ma si è soffermato in una interlocuzione più "intimistica" del testo.
Come ha spiegato la stessa autrice "A barca a vila" rappresenta la sintesi di un viaggio intorno al proprio mondo affettivo per cogliere le suggestioni e le emozioni che la vita offre , ma anche per fare il punto sulle grandi questioni sociali e suonare una campana su un tempo che ci propone drammatiche vicissitudini di guerra, distruzione e disumanità.