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Categoria: Piovono versi
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Mare nostrum

di Giuseppe Raineri - Bergamo

Mare nostrum quod est inter terras
Molti e diversi sono i nostri nomi.

Chi ha abitato le mie sponde
vanta paternità che non riconosco.

Ho visto nascere e sgretolarsi civiltà
corrose dall'ambizione dell'eternità.

Sempre sarò culla e sepolcro
di chi ha solcato le mie acque
affamato di conquista e di conoscenza,
ammalato di disperazione, di amore, di odio.

Mai nessun altro mare ha ospitato tanti idiomi diversi
e canti che risuonano gravati di allegria e lamenti
e le odorose fragranze che impregnano l'aria di ineludibili aromi.

Le terre che bagno mi cingono grate in un abbraccio materno.

Da nobis vitam et scientiam
Le mie acque raccolgono sangue
e lacrime di gioia e di dolore.

Le mie onde sanno essere carezza e schiaffo.

Vigilo silenzioso mentre miracoli e miti
si rinnovano ad ogni sole, ad ogni luna:
l'urbe lagunare impossibile e splendida
poggia su una finestra sommersa
e fuori dal tempo marcisce ma non si arrende
e poi Odisseo, multiforme e discusso eroe
superbo e fiero provocatore di dei e della morte
che pace non ha trovato tra le mie onde,
non io
nè le braccia pazienti e calde della devota sposa
nulla e nessuno hanno potuto placare le sue inquietudini.

Da nobis pacem
Che ne sarà di me
di voi
di questo piccolo mondo
dell'universo intero?
Al calar del sole che si immerge assonnato nelle mie acque
infinite nostalgie colgono me come voi tutti
e per miracolosa metamorfosi divento cielo e il cielo mare.

Ogni spirito inquieto trovi pace
taccia l'arroganza delle piccole volpi.

Lasciatevi cullare dal moto lieve della risacca
che io sia talamo e le stelle tetto,
non pensate al domani con l'angoscia nei cuori e nelle menti,
siate lieti
abbandonatevi ai sogni
lasciateli librare
come i gabbiani che veleggiano sulle mie acque,
sarò lì ad accoglierli.

Amen

Amen