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Categoria: Comunicati
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Valeria Parrella, premio Corrado Alvaro per la narrativa con il volume La fortuna (Feltrinelli); Gemma Calabresi Milite, premio Leonida Repaci per la saggistica con il volume La crepa e la luce (Mondadori), Giuseppe Manitta, premio Lorenzo Calogero per la poesia con la raccolta L’etica dell’acqua (Avagliano); Pietro Massimo Busetta, premio Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici con il volume Il lupo e l’agnello. Dal mantra del Sud assistito all’operazione verità (Rubbettino), sono i vincitori della cinquantaquattresima edizione dei Premi Rhegium Julii edizione 2022. Sono stati assegnate, inoltre,  tre menzioni speciali a: Antonio Salvati per il romanzo Pentcho, Antonella Radogna per la raccolta poetica Ciò che sai amare e Michele Caccamo per il libro su Pasolini Le sacche della rana.

Sono queste le conclusioni a cui è pervenuta la giuria presieduta da Corrado Calabrò e composta da: Benedetta Borrata, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Nadia Crucitti, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Annarosa Macrì e Domenico Nunnari, dopo un estenuante lavoro di selezione.

I premi saranno consegnati il 26 novembre prossimo, alle ore 18.00, presso l’Aula magna Antonio Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria in una serata molto speciale condotta dalla giornalista Ilda Tripodi.

Sarà presente per l’occasione a Reggio Calabria la scrittrice e docente di letteratura russa presso l’Università di Oxford, Cambridge e Tromso (Norvegia) Josephine Von Zitzewitz, esperta di letteratura russa underground e del dissenso, a cui è stato attribuito il Premio internazionale “Città dello Stretto” 2022.

Josephine Von Zitzewitz, intervistata recentemente a tutta pagina dal quotidiano Avvenire, sta conducendo importanti ricerche sulla poesia in lingua russa contemporanea e, in particolare, sulla più recente letteratura della resistenza e del dissenso diffusa su internet, o sotto forma l’autopubblicazione, o presente sul web. Si è interrogata, inoltre, sul rapporto tra il poeta e il traduttore.

Dal 2003  svolge ricerche volontarie presso il Centro di ricerca e informazione “Memorial” di San Pietroburgo, dove ha ottenuto un prestigioso premio, tiene conferenze per FHS Papers ed è coordinatore del MPhil Special Subject “Gender ad representation in Russian Culture from 1800.  

L’importante scrittrice sarà intervistata, inoltre, dalla giornalista Elena Kostioukovich Traduttrice di Umberto Eco in Russia e autrice del recente volume Nella mente di Vladimir Putin (La nave di Teseo).

Con il 2022 si rinnova il patto di rilancio del Mezzogiorno attraverso una rinnovata intesa tra le Istituzioni, l’associazionismo, la comunità e il mondo della cultura e del pensiero rigenerante.

Saranno presenti giornalisti delle più importanti testate italiane, la RAI e il mondo della scuola e delle università di Reggio Calabria e di Messina che si apriranno a un confronto importante con le personalità presenti sul territorio.

La storia del Rhegium, del resto, non ha mai avuto connotazioni effimere e consumistiche, ma ha offerto sempre qualcosa di più: un cielo aperto sulla vita ricco di idee, di passione civile, di spinte all’edificazione culturale alimentata dai contributi di pensiero dei fondatori e l’entusiasmo dei nuovi talenti.

Il Rhegium Julii in 54 anni di vita, grazie alla spinta ed alla generosità dei tanti soci volontari che hanno assicurato la continuità, ha saputo coinvolgere straordinarie  personalità calabresi  come Gilda Trisolini, Emilio Argiroffi, Pasquino Crupi, Ernesto Puzzanghera, Francesco Fiumara, esaltare le presenze importanti di Leonida Repaci, Fortunato Seminara, Saverio Strati, Mario La Cava, Antonio Piromalli prima e oggi degli scrittori Mimmo Gangemi, Gioacchino Criaco, Mimmo Nunnari, Annarosa Macrì, Benedetta Borrata, Nadia Crucitti, i poeti Corrado Calabrò e Dante Maffia che hanno trascinato tutti con la forza di un fiume in piena.

Ed è da queste opportunità, dal desiderio di accrescere ulteriormente il confronto oltre ogni barriera culturale, ideologica e di pensiero, che nacquero i Premi nazionali e internazionali Rhegium Julii che hanno registrato la presenza delle più grandi firme culturali del Paese e del mondo.

Oggi l'Associazione sembra non fermarsi in più. Ha rafforzato la fede nella cultura, nella creatività, nell'antico sogno che ha fatto nascere la Polis prima, un Paese democratico poi. 

C'è la coscienza di un servizio non ancora concluso, di una missione da compiere. Sotto i nostri occhi il mondo è sofferente per le insopportabili violenze, diseguaglianze, disumanità e a tutti appare essenziale lottare con convinzione per la promozione e la salvaguardia della bellezza, del pensiero, dell’educazione al dubbio, che restano principi fondamentali per la qualità della nostra vita. Siamo consapevoli che il Rhegium Julii è solo uno strumento di questo territorio, di questo Paese, e, come sempre, continuerà presente a rispondere all'appello. Il Rhegium Julii ci sarà.

PREMIO INTERNAZIONALE “CITTA’ DELLO STRETTO”

JOSEPHINE VON ZITZEWITZ

Bio-Bibliografia

Josephine Von Zitzewitz è un’accademica specializzata in letteratura russa della fine del XX e XXI secolo. Ha conseguito la laurea in Letteratura russa presso l’Università di Oxford e da allora ha insegnato presso la medesima Università oltre che ad Oxford, a Cambridge, Bristol e, recentemente, alla The Artic University di Tromso in Norvegia. Attualmente insegna presso l’Università di Oxford (New College)

Josephine Von Zitzewitz sta conducendo importanti ricerche sulla poesia in lingua russa contemporanea e la pratica della letteratura della resistenza nel passato e nel presente,  diffusa su internet, comprese pratiche come l’autopubblicazione, l’ascesa delle riviste letterarie sul web e il rapporto tra il poeta e il traduttore.

Dal 2003  svolge ricerche volontarie presso il Centro di ricerca e informazione “Memorial” di San Pietroburgo, tiene conferenze per FHS Papers ed è coordinatore del MPhil Special Subject “Gender ad representation in Russian Culture from 1800.

E’ autrice di due monografie : La cultura di Samizdat: letteratura e reti sotterranee nella tarda Unione sovietica (Londra: Bloombury 2020); Poesia e seminario religioso-filosofico di Leningrado 1976-1980 (Oxford- Legenda MHRA and Routledge 2016). Con quest’ultimo lavoro ha vinto nel 2019 il Premio Antsiferov per il miglior libro di autore straniero su San Pietroburgo. Ha scritto molte tesi sulla poesia russa e la cultura underground: Young Russofonia: New literature in Russian; Reading Russia:: A History of Reading in modern Russia (Le edizioni Milano 2020); I neomodernisti di Leningrado in Handbook of the soviet cultural underground (ed. Mark Lipovetsky 2021); The New Cambridge History of Russian Literature (ed. Simon Franklyn 2022). Nel 2021 ha curato un numero speciale della rivista Words without Borders

MOTIVAZIONE DEL PREMIO

Dal momento in cui si è laureata in Letteratura russa presso l’Università di Oxford,  Josephine Von Zitzewitz si è dedicata con grande passione civile e con un impegno davvero originale alla ricerca  sulla poesia russa contemporanea, spingendo la sua attenzione  verso quegli autori che pubblicano i loro testi fuori dai canali ufficiali e utilizzano cautelativamente diverse forme di comunicazione ,necessariamente segrete e a volte dissidenti, tra cui internet, l’autopubblicazione, le riviste letterarie sul web.

La sua indagine, giudicata di estrema importanza, ha consentito di approfondire comunità e culture di cui, nonostante diversi testi,  si conosceva molto poco. Il suo principale interesse è la poesia russa del XX e XXI secolo e la teoria della traduzione della poesia. Il suo studio spazia tra la letteratura underground degli anni 70 al pensiero religioso russo che influenza molto anche la letteratura corrente.

Analizzando i comportamenti e le opere di tutti gli attori coinvolti in Samizdat (lettori, dattilografi, bibliotecari, redattori di periodici) nella Leningrado degli anni 70, è nato il testo The culture di Samizdat che riempie un grande vuoto negli studi su Leningrado e la storia culturale sovietica.

Il libro, oltre a fornire importanti informazioni sui testi di Samizdat, esamina il ruolo degli attivisti con un approccio che va dalla sociologia della lettura alla storia del libro

Oltre ai numerosi testi pubblicati in inglese, oggi è conferenziere di primordine per FHS Papers , è coordinatrice di MPhil Special Subject occupandosi di rappresentare forme e aspetti della letteratura russa dal 1800.

MOTIVAZIONE SULLA TARGA

Per l’eccellente approfondimento della Letteratura russa underground, segreta per necessità e talvolta dissidente, che ha consentito di portare alla luce le voci di diversi attori della cultura di Samizdat.

MESSAGGIO AGLI STUDENTI

Josephine von Zitzewitz
New College, University of Oxford

I am very honoured to have been chosen by Rhegium Julii as the recipient of the prestigious "Città dello Stretto” Award in 2022, and I am very much looking forward to visiting Reggio Calabria and Messina in November.

As an academic, most of my work focuses on “samizdat” – illegally produced literature (and other texts) from the Soviet Union. In the Soviet Union, the state controlled all textual output: all printed texts were checked by the official censor for conformity to ideological and aesthetic standards. Yet during the final years of the Soviet Union an increasing number of writers circulated their texts “underground”, without the approval of the authorities. More importantly, huge numbers of people, hungry for information and eager to form their own opinion, read and circulated these illegally produced texts.

Writers and readers of samizdat alike wanted to explore a world beyond narrow ideological confines. They chose to spend many hours reproducing texts mostly by hand, with the help of typewriters, although they knew that samizdat could lead to persecution, imprisonment or forced exile – this is what happened to Alexander Solzhenitsyn, the author of “The Gulag Arkhipelago”, a monumental work about the Soviet prison camp system. These people exercised freedom of expression in a state that did not permit this freedom in either politics or art. Most importantly, they read voraciously. They were willing to go to prison for sharing forbidden literary masterpieces with their friends. They believed in the importance of forming opinions based on accurate sources, for example documents kept in archives that were hard to access. Many of them were truth-seekers and not afraid of speaking truth to power.

Today repressive ideologies are on the rise once again in many countries, including in Europe. Populist politicians win large audiences by spreading conspiracy theories, by setting different groups of people against each other and by offering seemingly simple solutions to the complex issues of the present day. Propaganda can be highly persuasive, but ultimately it works like George Orwell’s “Newspeak”: it narrows our ability to think for ourselves and articulate nuanced positions. In the end, we might indeed be willing to believe that “War is Peace” – the motto of Orwell’s fictional nation of Oceania. Calling the war Russia began in Ukraine “war” can land Russian citizens in prison now.

The commitment to freedom of expression, as well as the willingness to search for facts and critically to interrogate sources has never been more important than in our age of extremely factional politics accompanied by social media. If you understand the mechanisms of rhetoric and narrative point of view – one of the many things that studying literature helps you do – you will become resilient to other people’s attempts to seduce, confuse or co-opt you. If you have explored a multitude of situations, places, historical ages and emotional states – something reading literature allows you to do – you are far less likely to lose your empathy and sense of perspective. It is very hard to turn the inquisitive reader into a cog in the machine. Keep reading!

TRADUZIONE

Josephine von Zitzewitz

New College, Università di Oxford

Sono molto onorata di essere stato scelta dal Rhegium Julii come destinataria del prestigioso Premio "Città dello Stretto" nel 2022 e non vedo l'ora di visitare Reggio Calabria e Messina a novembre.

Come accademico, la maggior parte del mio lavoro si concentra su "samizdat" - letteratura prodotta illegalmente (e altri testi) dall'Unione Sovietica. In Unione Sovietica, lo Stato ha sempre controllato tutta la produzione testuale: tutti i testi stampati sono controllati dalla censura ufficiale per verificarne la conformità agli standard ideologici ed estetici. Eppure durante gli ultimi anni dell'Unione Sovietica un numero crescente di scrittori ha fatto circolare i propri testi “underground”, senza l'approvazione delle autorità. Ancora più importante, un gran numero di persone, affamate di informazioni e desiderose di formarsi una propria opinione, hanno letto e fatto circolare questi testi prodotti illegalmente.

Sia gli scrittori che i lettori di samizdat volevano esplorare un mondo oltre gli angusti confini ideologici. Scelsero di dedicare molte ore a riprodurre testi per lo più a mano, con l'ausilio di macchine da scrivere, pur sapendo che il samizdat poteva portare alla persecuzione, alla reclusione o all'esilio forzato – è quello che è successo ad Alexander Solzhenitsyn, l'autore di “The Gulag Arkhipelago”, un'opera monumentale sul sistema dei campi di prigionia sovietici. Queste persone hanno esercitato la libertà di espressione in uno Stato che non permetteva questa libertà né nella politica né nell'arte. Soprattutto, hanno letto voracemente. Erano disposti ad andare in prigione per aver condiviso capolavori letterari proibiti con i loro amici. Hanno creduto nell'importanza di formare opinioni basate su fonti accurate, ad esempio documenti conservati in archivi di difficile accesso. Molti di loro erano ricercatori della verità e hanno avuto paura di dire la verità al potere.Oggi le ideologie repressive sono di nuovo in aumento in molti paesi, anche in Europa. I politici populisti conquistano un vasto pubblico diffondendo teorie del complotto, mettendo diversi gruppi di persone l'uno contro l'altro e offrendo soluzioni apparentemente semplici alle complesse questioni dei giorni nostri. La propaganda può essere molto persuasiva, ma alla fine funziona come "Newspeak" di George Orwell: restringe la nostra capacità di pensare da soli e articolare posizioni sfumate. Alla fine, potremmo davvero essere disposti a credere che "War is Peace" - il motto della nazione immaginaria di Orwell, l'Oceania. Chiamare "guerra" la guerra iniziata dalla Russia in Ucraina può far finire in prigione i cittadini russi ora.L'impegno per la libertà di espressione, così come la volontà di ricercare i fatti e di interrogare criticamente le fonti non è mai stato così importante come nella nostra epoca di politica estremamente faziosa accompagnata dai social media. Se comprendi i meccanismi della retorica e del punto di vista narrativo – una delle tante cose che lo studio della letteratura ti aiuta a fare – diventerai resiliente ai tentativi degli altri di sedurti, confonderti o cooptarti. Se hai esplorato una moltitudine di situazioni, luoghi, epoche storiche e stati emotivi - qualcosa che leggere la letteratura ti permette di fare - è molto meno probabile che tu perda la tua empatia e il senso della prospettiva. È molto difficile trasformare il lettore curioso in un ingranaggio della macchina. Continua a leggere!  

SCHEDE DEI VINCITORI

VALERIA PARRELLA
Premio “Corrado Alvaro” per la narrativa
La fortuna (2021 - Feltrinelli)
Relatore: Annarosa Macrì

Nasce a a Torre del Greco e si laurea in Lettere antiche presso l’Università Federico II di Napoli.  Debutta nel 2003 con il volume Mosca più balena con il quale vince il Premio Campiello opera prima e il premio Procida; segue Per grazia ricevuta, finalista al premio Strega. Nel 2007 inizia la sua attività teatrale con Io Clitennestra, il verdetto, Ciao maschio (2009), Tre terzi nel 2009, Antigone (2012), Dalla parte di Zeno (2016). Altri suoi romanzi Il verdetto (2007), Tempo d’imparare (2014), L’ultima prova (2018), Alma marina (2019), Quel tipo di donna (2021), La fortuna (2022)

Nel 2008 pubblica il romanzo Lo spazio bianco, Premio Basilicata da cui è nato un film di Comencini, Nel 2010 esce per Rizzoli il libro Ma quale amore, Premio letterario 2011 Tomasi di Lampedusa; ancora Lettera di dimissioni finalista al Premio Bergamo. Valeria Parrella ha vinto numerosi premi per le sue pièce teatrali, Collabora a Repubblica e l’Espresso. I libri sono tradotti  in 11 lingue estere.

GEMMA CALABRESI MILITE
Premio Leonida Repaci per la saggistica editore Feltrinelli.
La crepa e la luce (2021 - Mondadori)
Relatrice: Annarosa Macrì 

Nata nel 1946.Conosce  Luigi Calabresi nel 1969 e lo sposa qualche anno dopo. Nel corso del matrimonio mette alla luce tre figli Mario, Paolo e Luigi, quest’ultimo venuto alla luce nel 1972, pochi mesi dopo la brutale uccisione del padre che aveva indagato sulla strage di Piazza Fontana. Gemma, risposata con il poeta e pittore Paolo Milite e a cinquant’anni dall’accaduto ha pubblicato il libro La crepa e la luce (2021, Mondadori) diventato subito un best seller.

GIUSEPPE MANITTA
Premio “Lorenzo Calogero” per la poesia
L’etica dell’acqua (2021 – Avagliano)
Relatore: Corrado Calabrò

Nato a Seriate (BG), vive a Castiglione di Sicilia (CT). E’ caporedattore delle riviste “Il Convivio” e “Cultura e prospettive”. Ha pubblicato   Meteore di luce (2002- Petronicware), Sentieri d’assoluto (2003- Convivio), L’ultimo canto dell’upupa (2011), Il giullare del tempo (2013). Per la ricerca critica sono stati pubblicati: Carducci contemporaneo (2013-Convivio), Poeti contemporanei. Forme e tendenze letterarie del XXI secolo (2014), Boccaccio e la Sicilia (2015), Giacomo Leopardi . Percorsi critici e bibliografico. Collabora con l’Università La Sapienza di Roma. Ha promosso incontri poetici a Bucurest, Chisinau, Alba Iulia).

PIETRO MASSIMO BUSETTA
Premio “Gaetano Cingari” per gli Studi meridionalistici
Il lupo e l’agnell0 – Dal mantra del Sud assistito all’operazione verità - Editore Rubbettino
Relatore: Giuseppe Caridi

Nato a Lampedusa nel 1947, è ordinario di Statistica economica presso la facoltà di economia dell’Università di Palermo. Già Direttore del CIRMET, della Fondazione Curella, del Consorzio universitario di Agrigento e componente del Consiglio di amministrazione di SVIMEZ. Ha partecipato come componente del comitato scientifico alle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Un collegamento per lo sviluppo- Le ragioni del sì per il ponte sullo Stretto (2005- Liguori), In giro per il mondo, il Sud nel cuore: Mezzogiorno tra ritardi e opportunità (2009-Liguori), Il mercato del credito dal locale al globale (2011-Liguori), Il coccodrillo si è affogato: cronache di un fallimento annunciato e di una possibile rinascita (2018 – Rubbettino), Il lupo e l’agnello: dal mantra del Sud assistito all’operazione verità (2021 -Rubbettino)

RICONOSCIMENTI SPECIALI

ANTONIO SALVATI
Premio speciale “Mario La Cava” per la narrativa
Pentcho – Editore Castelvecchi, 2021
Relatore: Mimmo Gangemi

Antonio Salvati è nato a Werl (Germania nel 1969. E’ magistrato dal 1969 ed ha al suo attivo diverse pubblicazioni in materia di diritto civile e del lavoro, oltre che incarichi di docenza presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Dal 2014 ha trovato un equilibrio tra le sue grandi passioni  ideando il Festival nazionale di Diritto e letteratura “ Città di Palmi”.
Tra le sue pubblicazioni  ricordiamo Processo ad Diego Armando Maradona. La Mano de Dios (le lucerne, 2020), Processo a Ponzio Pilato, il dramma del giudicare (Le lucerne, 2020), Processo ad Oscar Wilde. La legge e l’amore (Le lucerne, 2020). Viene premiato per il romanzo Pentcho (Castelvecchi,2021)

ANTONELLA RADOGNA
Premio speciale “Gilda Trisolini” per la poesia
Ciò che sai amare – Passigli, 2022
Relatore: Dante Maffia

Nata a Matera è laureata in letteratura inglese e tedesca presso l’Università di bari ed in Scienze Psicologiche presso l’Università di Urbino , si è specializzata presso le Università di Edimburgo (Scozia) e Saarlandes (Germania). E’ autrice di saggi, racconti e raccolte poetiche e testi teatrali ed ha svolto attività teatrale al Piccolo di Milano, città dove ha vissuto per dieci anni. Ha pubblicato per Rubbettino editore saggi sul filosofo Edgar Morin. Alcune sue opere sono tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo e rumeno. Ha pubblicato: A margine (Il filo, Albatros 2006 – Premio Isabella Morra), Paesaggio liquido (ed. Fondazione Mario Luzi, 2013), la pièce teatrale Le stagioni dolcenere di Elsa (La mongolfiera, 2016), Io accado (Lepisma , 2018), il racconto mistery La voce della Murgia (La Mongolfiera, 2019). Viene premiata  fuori concorso per il volume “Ciò che sai amare” (Passigli, 2022)

MICHELE CACCAMO

Michele Caccamo  è nato a Taurianova. E’ stato assistente parlamentare alla Camera dei Deputati  nella XII e XIII legislatura. Oltre che papà del noto artista Cristiano Caccamo  è direttore del marchio editoriale Emersioni e della collana Tasti della casa editrice Castelvecchi. E’ direttore, inoltre, del gruppo editoriale Readaction. Ha collaborato come paroliere con diversi artisti di musica leggera. Ha scritto diverse pièce teatrali: Il segno clinico di Alda ispirato dalla poetessa Alda Merini. Tra le sue pubblicazioni: La stessa vertigine, la stessa bocca (Manni, 2015), Il segreto delle fragole (Lietocolle, 2005), Il pomo e la mela (Lietocolle, 2005), Chi mi spazierà il mare (Zona, 2007 con prefazione di Alda Merini e Andrea Camilleri),Lovesickness-Della mia infermità d’amore (Gradiva, 2010), Poesie in linguaggio di luce (Munir, 2010 con edizioni in arabo, e inglese), Calpestare l’oblio (2010), Terradimani (con Alberto Fortis, Paolo Ruffilli, Maurizio Cucchi, 2011), Pertanto accuso (David and Matthaus, 2016), La meccanica del pane (castelvecchi, 2017),  L’anima e il castigo (Castelvecchi 2018), Con le mani cariche di rose (Elliot, 2019), Il segno clinico di Alda (Elliot, 2019), Lamentazioni prima dell’amore ( Elliot, 2020), Il parto della sovrana (Castelvecchi, 2021), Le sacche della rana. Poemetto su Pierpaolo Pasolini (Castelvecchi, 2022).

PROGRAMMA GENERALE

Conversazione della scrittrice Josephine Von Zitzewitz con gli studenti e i docenti dell’Università di Messina. Interloquirà il Direttore del Dipartimento Scienze cognitive Prof. Dario Tomasello e la scrittrice Elena Kostioukovich. 

Josephine Von Zitzewitz incontra i rappresentanti istituzionali a Palazzo Alvaro.

Dietro le quinte”: Interviste della giornalista Annarosa Macrì ai vincitori di Valeria Parrella (narrativa), Gemma Calabresi Milite (saggistica), Giuseppe Manitta (poesia), Pietro Massimo Busetta (Studi meridionalistici), , dei Premi speciali Antonio Salvati, Antonella Radogna, Michele Caccamo  alla presenza della stampa e dei componenti della giuria Benedetta Borrata, Corrado Calabrò, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Nadia Crucitti, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Annarosa Macrì, Domenico Nunnari.

Il Premio internazionale Josephine Von Zitzewitz sarà intervistata dalla scrittrice Elena Kostioukovich

Incontro dei vincitori dei Premi Rhegium Julii e dei componenti della Giuria con gli studenti degli istituti superiori della Città metropolitana;

 

Consegna dei Premi Rhegium Julii 2020-21 e del Premio internazionale “Città dello Stretto” 2020-21. Conduttrice la giornalista Ilda Tripodi. La serata sarà conclusa da un concerto.

In prima assoluta Annarosa Macrì e Gioacchino Criaco presentano il nuovo romanzo di Mimmo Gangemi sulla vita del fisico Ettore Maiorana L’atomo inquieto - edizioni  Solferino

INCONTRI CON GLI STUDENTI

SABATO 26 NOVEMBREE 2022 – ORE 10.30

VALERIA PARRELLA – La fortuna (Feltrinelli  editore) -  con Enzo Filardo

CORRADO CALABRO’ – Quinta dimensione (Mondadori editore) – con Mafalda Pollidori

GEMMA CALABRESI – La crepa e la luce (editore Mondadori) – con Mario Musolino

GIUSEPPE MANITTA –  L’etica dell’acqua (Avagliano editore) – con Alfredo Vadalà

LUCA DESIATO – La notte dell’angelo (Caravaggio) con Rosellina Falduto

 

DANTE MAFFIA – Ritorno a Reggio (Città del sole) – con Orsola Toscano 

GIOACCHINO CRIACO –  Il custode delle parole (editore Feltrinelli) con Franco Costantino

GIUSEPPE CARIDI  Conversa con PIETRO MASSIMO BUSETTA su: Il lupo e l’agnello: dal mantra del Sud assistito all’operazione verità (editore Rubbettino)

ANTONIO SALVATI  - Pentcho (editore con Pino Bertone

MICHELE CACCAMO  – Le sacche della rana (editore Castelvecchi) – con  Giovanni Suraci

BENEDETTA BORRATA -  Alba pratalia araba (Città del sole editore) con Teresa Foti

CONCERTO ARMONIE MEDITERRANEE DEL 26 NOVEMBRE 2022

PROGRAMMA DI SALA

  1. Bonfà La canzone di Orfeo

Hart – R. Rodgers Blue moon

  1. Piaf – L. Guglielmini Historia de un amor
  2. Gershwin Summertime
  3. Mercers Autumn leaves

Astor Piazzolla Libertango

Irving Berlin Cheek to cheeck  

Djalma Ferreira            Recado

Kurt Weill Mack the knife

Lennon – Mac Cartney Yesterday

Simon – Maks All of me