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    Incontro con il Direttore del quotidiano la Gazzetta del Sud, Alessandro Notarstefano

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    Aldo Nove, poeta e scrittore, primo ospite Caffè letterari 2022

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Martedì prossimo, presso la sede sociale, alle ore 17.30, si terrà una interessante conversazione a più voci tra il professore e filosofo Gianfranco Cordì e l'economista Antonino Gatto sul tema La globalizzazione del mondo contemporaneo.

 L'iniziativa, introdotta da Pino Bova, ha lo scopo di approfondire sotto tutti gli aspetti un tema che , se per molti versi ha consegnato a tanti Paesi una importante occasione di sviluppo e modernizzazione, per altro verso ha accresciuto le diseguaglianze regionali e  alimentato una forte sperequazione nella distribuzione delle risorse al punto che sembrano concentrarsi in poche mani le ricchezze del pianeta e ampliarsi le fasce di povertà.

Negli ultimi 10 anni , infatti mentre il PML (prodotto mondiale lordo) è raddoppiato, mentre il commercio mondiale è triplicato, mentre la domanda di energia quadruplica ogni 4 anni e i prodotti alimentari sono talmente tanti che potrebbero sfamare ben 12 miliardi di persone con razione pari a 2700 calorie cadauna, i quattro cavalieri dell'apocalisse che rispondono al nome di sottosviluppo, fame, sete e guerre (con le epidemie), distruggono ogni anno più uomini e donne di quanto non abbia fatto la seconda guerra mondiale (55 mln in sei anni).

Ogni giorno 100 mila esseri umani muoiono per fame. Ogni 7 secondi un bambino muore per fame ed altri sotto i 5 anni denunciano conseguenze gravi per tutta la vita.

Un dato registrato dalle Nazioni Unite ci dice, oggi che le persone sottoalimentate, con un regime alimentare inferiore alle 300 calorie rispetto alla soglia di sopravvivenza, raggiungono ormai il miliardo. A ciò vanno aggiunte oltre 500.000 persone morte ogni anno di febbre nera, 6 mln per tubercolosi, 300 mila per la malattia del sonno. Inoltre due persone al minuto scompaiono per paludismo, senza contare l'AIDS, il virus ebola, il tifo, il colera, la malaria, la mosca tsè tsè.

E bisogna anche sapere che su ogni 223 persone nate mediamente 173 vengono alla luce nei Paesi del terzo mondo.

Le domande che c'interpellano sono piuttosto imbarazzanti:

  • perchè i Paesi occidentali non preparano una più giusta ed equilibrata distribuzione delle risorse tra i popoli?
  • Perchè consentono l'accumulo di ricchezze stratosferiche nelle mani di pochi a danno dell'impoverimento dei Paesi più deboli?

La globalizzazione, ossia la privatizzazione del mondo, con le strategie d'investimento dei signori del capitale, con le speculazioni monetarie e le alleanze politiche, sono la strada giusta per rispondere alle domande di giustizia sociale?

E' questa la domanda capitale e difficile (visti gli interessi in gioco) cui dovrà rispondere la serata di martedì.